Sulle orme di Giovanni XXIII

“Cari figliuoli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero; qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata, a guardare questo spettacolo … Tornando a casa, troverete i bambini; date a una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del papa. Troverete qualche lacrima da asciugare. Fate qualcosa, dite una parola buona. Il papa è con noi …”                       

(Discorso alla luna, 11/10/1962)

 

Questo discorso rappresenta il cosiddetto PAPA BUONO, Giovanni XXIII. Ha affascinato il popolo nell’ottobre del lontano 1962 ma tuttora continua ad appassionare tutti noi a più di 50 anni di distanza da quelle parole. Mercoledì 27 agosto noi chierichetti abbiamo voluto conoscere meglio Angelo Giuseppe Roncalli, Giovanni XXIII: il PAPA BUONO!                                                                                                            

Nella Casa del Pellegrino di Sotto il Monte abbiamo rivissuto la vita del santo in un breve video e ci sono state date delle calamite che sarebbero servite nel famoso GIARDINO DELLA PACE.

”… dite una parola buona” Proprio come disse il Santo Padre, nel Giardino della Pace ognuno di noi ha scritto, sulle calamite, un pensiero, una preghiera rivolta ad una persona cara. Come ormai è usanza abbiamo attaccato i nostri pensieri sui 333 steli di ferro che come un abbraccio racchiudono il giardino.

 

Nella cripta sottostante il giardino e nella chiesa parrocchiale di Sotto il Monte abbiamo pregato leggendo diverse frasi pronunciate dal Santo Padre e ammirando un magnifico mosaico in legno che ritrae il papa buono.

 

Siamo saliti, passando per CàMaitino residenza estiva del papa, sulla torre di San Giovanni dove precedentemente era collocata la vecchia chiesa parrocchiale che verso il 1900 cadde in degrado e si racconta che per il rammarico di veder distrutta la “sua” chiesa, Papa Giovanni pianse.                                                                                                

                                                  “… fate qualcosa”

Forse il papa non intendeva proprio questo, ma nel giardino della torre abbiamo mangiato e ci siamo divertiti tutti insieme a giocare.

 

Scesi dalle pendici del monte abbiamo visitato la casa natale, un insieme di stanze che raccontano meglio di ogni cosa l’infanzia di Angelo Giuseppe Roncalli. La visita a Sotto il Monte ci ha dato tanto: Giovanni ha dato tanto, ma anche noi abbiamo      voluto lasciare un piccolo pensiero, segno della riconoscenza dei chierichetti verso il Papa: due candele con una frase sempre del Santo Padre rivolta ai ministranti: “voi chierichetti siete una candida schiera che serve dio all’altare nei fratelli”.

 

La giornata ormai è finita e a malincuore abbiamo lasciato il paese nativo di Giovanni, dopa aver trascorso dei bei momenti di preghiera, condivisione e svago: proprio ciò che Giovanni ha voluto trasmettere ai chierichetti e ai giovani in generale. Vorremo ringraziare in particolare chi ci ha accompagnato  e testimoniare alla comunità di Comenduno la presenza tra tutti noi di San Giovanni XXIII, proprio come disse nel “discorso alla luna”.

Riassumiamo i nostri ringraziamenti e la nostra testimonianza attraverso una frase presente nel testamento spirituale di Giovanni XXIII: “Tutti ricordo e per tutti pregherò … arrivederci”

 

Per i chierichetti Mattia e Ivan